UN’ ANTENNA SUL TETTO

UN’ ANTENNA SUL TETTO, IL DOCUFILM SU TELEMODIGLIANA,
ARRIVA ALL’ ARENA BORGHESI DI FAENZA.

In una cantina di Modigliana sono stati ritrovati per caso i servizi
di fine anni Settanta della televisione del paese, ed è nata l’idea
di rimettere in fila i pezzi per farne un docufilm

Un’Antenna sul Tetto del regista Alessandro Quadretti 
verrà proiettato all’Arena Borghesi di Faenza giovedì 24 agosto,
alle ore 21.15 – ingresso gratuito e ospiti in sala

Il docufilm è stato selezionato nell’edizione 2023 del BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento, nell’edizione 2023 de Ischia Global Film & Music Festival, ed è semifinalista dell’edizione di quest’anno del Voce Spettacolo Film Festival di Matera.

Un’emittente di paese, un palinsesto dedicato al territorio, un’avventura televisiva che brucia le tappe anticipando il boom delle tv locali. Questa è la storia di TeleModigliana raccontata dal regista Alessandro Quadretti nel suo Un’Antenna sul Tetto, che verrà proiettato all’ Arena Borghesi di Faenza giovedì 24 agosto, alle ore 21.15 – ingresso gratuito e ospiti in sala.

Era il 1968, un’antenna alta diciotto metri sul tetto di un convento e una Ford Transit organizzato come regia mobile per le dirette erano le sole tecnologie a disposizione. Una rete televisiva che si potrebbe definire casereccia, ma di grande spessore culturale. L’avventura di TeleModigliana dura appena una stagione, ma è sufficiente per influenzare il modello e lo sviluppo delle altre televisioni locali.

Il docufilm è frutto di quasi due anni di ricerche, scrittura, riprese e documentazione. Il tutto è nato dal ritrovamento di cento cassette Betamax, rimaste nello scantinato dell’ideatore di TeleModigliana, oggi scomparso, Pierantonio Sangiorgi, e che contengono le uniche documentazioni video della vita del paese di 40 anni fa, oltre a stralci di trasmissioni in studio, e servizi vari.

UnAntenna sul Tetto è stato selezionato nell’edizione 2023 del BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento, nell’edizione 2023 de Ischia Global Film & Music Festival, ed è semifinalista dell’edizione 2023 del Voce Spettacolo Film Festival di Matera.

«Non è solo la storia di TeleModigliana, questa, ma la testimonianza di un momento storico preciso; un attimo prima che gli anni ’80 cambino le regole del gioco, prima che le tv locali perdano innocenza e diventino la televisione commerciale, prima che la società cominci a gravitare su priorità diverse», afferma Andrea Barnabei dell’associazione culturale di Modigliana Big Ben, che ha coordinato il progetto.

«Il docufilm – spiega Antonio Gramentieri di Big Ben – per noi equivale al restauro di un monumento. Recuperare la storia e la memoria, consolidarla e ristrutturarla prima di perderla per sempre. La storia di un momento così particolare, in cui il folklore locale, gli ultimi fuochi del dopoguerra e del boom, sembrano reagire ai colpi di una situazione sociale ed economica in rapidissima evoluzione. In questi servizi vediamo Modigliana, e dintorni, un dettaglio minuscolo di un quadro molto più grande. Eppure si percepisce tutto il fermento di un’epoca. Il lavoro di Pierantonio, paradossalmente, svela tutto il suo peso e tutta la sua importanza di documentazione oggi, più ancora che all’epoca».

Quiz e tribune politiche, approfondimenti e vita di paese. Cucina e territorio, sagre e partite di calcio. Il colore che arriva prima in un paese di cinquemila abitanti che nelle tv di Bologna. Quella di TeleModigliana è stata un’utopia troppo avanti sui tempi per resistere più di qualche stagione, ma sufficientemente forte e visionaria da condizionare il modello e lo sviluppo delle altre televisioni locali.

Quella raccontata è la storia di un elettrotecnico con molta immaginazione, un palinsesto tutto da inventare con amici e parenti, artisti e gente di passaggio, e una telecamera a colori comprata a cambiali.

Una piccola narrazione, squisitamente di provincia, su cui si riverbera l’eco di un’Italia intera che sta cambiando, tra la fine del dopoguerra contadino e l’inizio di qualcosa di nuovo. E per la prima volta, al centro di tutto, c’è lo schermo di una televisione locale, a cambiare modi e relazioni.

Il progetto ha portato anche alla realizzazione di Antenna – Frammenti, appunti, fotogrammi, un libro che nasce come un taccuino di appunti intorno all’archivio di TeleModigliana. Scritto da Antonio Gramentieri (in arte Don Antonio), è il diario di produzione del ritrovamento delle videocassette di TeleModigliana, dove il musicista romagnolo prende appunti sui contenuti dei servizi che si ritenevano perduti, e vi affianca note personali.

Ma man mano che il progetto andava avanti il diario delle sensazioni di Gramentieri ha preso il sopravvento sugli appunti tecnici. Il taccuino è così diventato una vera e propria pubblicazione: «Ho sborniato le cassette nel corso di qualche mese», dice il musicista romagnolo. «Strada facendo ho annotato anche gli stati d’animo miei e delle persone che avevo incontrato di fronte a queste “finestre”, inattese, che si spalancavano su un mondo lontanissimo».

ALTRE DICHIARAZIONI ↓

«In questi servizi vediamo Modigliana, e dintorni, un dettaglio minuscolo di un quadro molto più grande. Eppure si percepisce tutto il fermento di un’epoca. Il lavoro di Pierantonio [il fondatore di TeleModigliana, ndr], paradossalmente, svela tutto il suo peso e tutta la sua importanza di documentazione oggi, più ancora che all’epoca»


— Antonio Gramentieri, in arte Don Antonio, è un chitarrista e produttore artistico, parte attiva dell’associazione culturale Big Ben Aps di Modigliana, nonché tra i fondatori di Crinale Lab, laboratorio musicale tra Brisighella e Modigliana

«Dopo il recupero e il riversamento in digitale del materiale rimasto e la realizzazione del lungometraggio abbiamo in programma il restauro dei servizi più interessanti, da rendere disponibili in forma originale e non editata, in download, su uno spazio dedicato»


— Andrea Bernabei, presidente dell’associazione culturale Big Ben Aps di Modigliana, che tra le altre cose organizza da vent’anni il festival musicale Strade Blu