Si parte valorizzando e rilanciando la pioneristica avventura di una delle prime televisioni locali della regione: TeleModigliana.
Primi passi al Crinale, nel segno della molteplicità dei territori culturali e artistici. Un innovativo e al contempo antico hub basato in un suggestivo casolare ristrutturato, nel cuore della Romagna-Toscana tra Modigliana e Brisighella, fra le province di Forlì-Cesena e Ravenna: questo è Crinale e in questo contesto, in questi luoghi, prende il via il progetto Rewind Romagna, volto a rilanciare – a distanza di quarant’anni – la visionaria impresa di TeleModigliana, una delle prime e più coraggiose televisioni locali della regione. Con uno sguardo al passato e un pensiero al futuro, da mercoledì è a disposizione gratuitamente online il mini-documentario T”eleModigliana – Appunti per una televisione ritrovata”, a cura di Alessandro Quadretti di Officinemedia, che dà avvio a un percorso di recupero e valorizzazione che si svilupperà nei prossimi mesi.
“1978. Un’emittente televisiva di un piccolo paese anticipa di almeno quattro anni il boom delle tv locali – racconta Andrea Bernabei di Strade Blu – Crinale Lab -. Un’emittente guidata da un visionario, anzi da un televisionario, che utilizza tutto il suo tempo e tutte le sue risorse per esplorare un media nuovo, investire, trovare il modo di spingere il segnale prima a valle e poi, forse, alla Via Emilia. Un palinsesto che coinvolge amici e parenti, artisti e freak, giornalisti e giovani curiosi. Un’antenna alta diciotto metri sul tetto di un convento. Quiz e Tribune Politiche, approfondimenti e vita di paese. Cucina e territorio, sagre e partite di calcio. Un’utopia forse troppo avanti sui tempi per resistere più di due anni e mezzo, ma sufficientemente forte da condizionare il modello e lo sviluppo delle altre televisioni locali della Romagna”.
Il progetto Rewind Romagna ha per oggetto la documentazione di un momento storico preciso, e parte dal ritrovamento fortuito di cento cassette betamax nella cantina di casa di Pierantonio Sangiorgi (l’ideatore di TeleModigliana, scomparso da alcuni lustri): cassette che si ritenevano perdute, e che contengono le uniche documentazioni video della vita del paese di quarant’anni fa, oltre a stralci di trasmissioni in studio e servizi vari. Il riversamento su digitale, curato da Domenico Giovannini, ha già riportato alla luce centinaia di ore di registrazione. Un vero e proprio tesoro della memoria, non soltanto locale, la testimonianza di un periodo storico di cambiamenti e delle prime esplorazioni su un media allora nuovissimo. Il lavoro giornalistico, coordinato da Big Ben Aps – Crinale Lab, è stato organizzato in vari step.
Dapprima la realizzazione, in collaborazione con il regista forlivese Alessandro Quadretti di Officinemedia, di un “blocco di appunti” organizzati in un mini-documentario di dodici minuti. Una puntata zero, che unisce video d’epoca a testimonianze dei protagonisti di allora, che fa da apripista al documentario vero e proprio, in programma per l’estate 2022, visibile gratuitamente da mercoledì. In parallelo avranno luogo il recupero e il riversamento in digitale del materiale rimasto ed il restauro dei servizi più interessanti, da rendere disponibili per il download, in formato originale e non editato, su un sito dedicato, in triangolazione con il portale della Cineteca di Bologna. Partendo dall’avventura di TeleModigliana, nel nuovo “contenitore” – Rewind Romagna – si vorranno col tempo salvare, inserire e ordinare tutte le documentazioni delle prime emittenti locali del territorio.
“È un recupero perfettamente in linea con l’dea di Crinale Lab e del suo rapporto fra arti e territorio – aggiunge Bernabei – che per noi equivale al restauro di un monumento. Fermare la storia e la memoria, riconoscerla, consolidarla e ristrutturarla prima di perderla per sempre. Le prime televisioni locali nascono in un momento storico particolare, in cui il folklore locale, gli ultimi fuochi del dopoguerra e del boom sembrano reagire ai colpi di una situazione sociale ed economica in rapidissima evoluzione. In questi servizi vediamo Modigliana, e i suoi dintorni, certamente un dettaglio minuscolo di un quadro molto più grande. Eppure si percepisce tutto il fermento elettrico di un’epoca. Il lavoro di Pierantonio, paradossalmente, svela tutto il suo peso e tutta la sua importanza di documentazione oggi, più che allora. È un progetto emozionante da recuperare. E da rilanciare, come modello di riappropriazione di una memoria sociale condivisa”.
Telemodigliana – Appunti per una televisione ritrovata è stato presentato alle istituzioni sabato scorso nella sede del Comune di Modigliana dal sindaco Jader Dardi, che riflette: “Questo progetto non riguarda solo la comunità di Modigliana. Una piccola televisione locale sul finire degli anni Settanta racconta una vita sociale ancora legata a valori e comportamenti che di lì a poco verranno modificati, forse proprio influenzati dall’esplodere delle televisioni private e da un profondo cambiamento culturale che coinvolge tutto il Paese. Le immagini sono come le foto di un album di famiglia, in cui ritroviamo le persone care e con loro le cose preziose a cui siamo legati. Sento la riscoperta di questo patrimonio come un grande fatto culturale, per ricordarci come eravamo, per riflettere sull’oggi e per sapere guardare con fiducia e consapevolezza al futuro che dobbiamo costruire”. Il progetto Rewind Romagna è realizzato da Big Ben Aps, in collaborazione con il Comune di Modigliana, l’Accademia degli Incamminati, la Cineteca di Bologna, Gagarin Magazine, Crinale Lab, con il prezioso contributo della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
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